La divisione motorizzata “Trento” nasce nel 1935. Durante la guerra conta nelle sue unità il 61° e il 62° reggimento di fanteria, oltre al 46° reggimento di artiglieria motorizzata e al 7° reggimento bersaglieri.
La divisione partecipa alla campagna di Etiopia (è di stanza in Libia) nel 1935-1936, per poi tornare in Italia, a Trento.
Durante la Seconda guerra mondiale prende parte alle operazioni sul fronte francese e opera sulla sponda destra del fiume Dora.
Con la cessazione delle ostilità con la Francia la divisione è impiegata sul territorio nazionale (Mantova, Verona e poi ancora Piemonte).
Nella primavera del 1941 viene dislocata in Africa Settentrionale (zona di Misurata) e partecipa alle offensive dell’Asse contro i britannici (da ricordare che era tra le divisioni impiegate a Tobruk). Nel giugno 1941 le unità del 62° reggimento fanteria difendono le postazioni di Halfaya, di Capuzzo e di Sollum (più volte perduti e riconquistati alle forze nemiche).
Dopo continui scontri con il nemico, in cui la divisione tentò di difendere le posizioni occupate dalla precedente avanzata italo-tedesca, all’inizio del 1942 è tra le unità che partecipano alla battaglia di Ain El Gazala e a giugno raggiunge il nemico a Sidi El Barrani, per poi seguire l’avanzata sino ad El Alamein (estate 1942).
Da questo momento la storia della divisione segue il destino del fronte africano, con una piega tragica per l’unità. L’avanzata inglese guidata da Montgomery (autunno 1942) è impossibile da arrestare per le forze italiane e tedesche ormai provate da mesi di scontri e con linee di rifornimento troppo lunghe verso le retrovie. La divisione viene investita in pieno dalle unità nemiche e subisce perdite drammatiche. Tanto che, nel novembre 1942, la divisione viene sciolta.