Tra le divisioni in cui troviamo una forte presenza di militari del parmense vi è la 101a “Trieste”, una grande unità la cui storia è di grande interesse, anche perché emblematica dell’andamento della guerra per l’Italia.
Le origini della 101a divisione risalgono al 1939. Nel gennaio di quell’anno, infatti, l’unità composta dal 65° e dal 66° reggimento fanteria, oltre che dal 21° reggimento fanteria e dall’8° reggimento bersaglieri riceve il numero ordinativo (101a) e nella primavera le viene assegnato il nome di “Divisione Motorizzata Trieste”.
La 101a opera già dal giugno del 1940. È impiegata, infatti, in Francia, sul fronte occidentale, in Val d’Isère, e nelle prime settimane di guerra riesce a penetrare in territorio francese.
Dopo le operazioni al fronte, nell’autunno 1940, la divisione viene organizzata in due blocchi distinti: uno viene impiegato in Puglia, con compiti di difesa costiera, mentre il comando della divisione, insieme al 21° reggimento di artiglieria, vengono inviati sul fronte greco.
Nel 1941 la divisione, nuovamente riunita, viene dislocata in Africa Settentrionale (zona di Segnali, presso Tobruk, e poi nel territorio di Bir Hacheim). La 101a è tra le unità che fronteggiano gli inglesi in diversi scontri durante l’assedio di Tobruk, ma parteciperà anche agli urti con le unità nemiche durante il ripiegamento italo-tedesco.
Durante il 1942, l’unità partecipa a significative battaglie del fronte africano (per esempio ad Agedabia, Bengasi, Bir Belafarit, Got el Ualeb, Bir Hacheim, Tobruk). Nell’estate-autunno del 1942 la divisione è impiegata ad El Alamein. Con i decisivi contrattacchi del generale Alexander prima e di Montgomery poi, le posizioni italiane e tedesche vengono messe in crisi con il conseguente ripiegamento generale del fronte libico-egiziano.
La 101a è fortemente provata. Si riorganizza nel corso dell’inizio del 1943 e prende parte alle battaglie in Tunisia nella primavera. Ma gli sforzi della “Trieste”, insieme a quelli delle altre unità italiane e tedesche, non possono contenere l’avanzata nemica, che nel maggio scaccerà le forze dell’Asse dall’Africa Settentrionale.
La sconfitta in Tunisia non segna solamente la fine della presenza italiana in Africa e l’inizio della guerra sul territorio italiano. Bensì è anche la fine della “Trieste”: considerata sciolta in seguito alla sua resa nel maggio 1943, non sarebbe più stata ricostituita fino al 1950.
Cinegiornale - Istituto Luce. Mussolini ispeziona la Divisione "Trieste", accampata a Castel San Giovanni (Piacenza). Min. 0.00-0.45