Storie

"Le nostre truppe di colore"

Stampa e propaganda
Gazzetta di Parma
Fronte Africa orientale
Africa orientale
19 dicembre 1940
Gazzetta di Parma

In questo articolo, il giornalista Ugo Monticelli espone quelle che lui ritiene essere le differenze tra le truppe coloniali italiani e quelle anglo-francesi. L'obbiettivo è quello di legittimare una narrazione di un colonialismo italiano benevolo, opposto invece a quello avido e arcigno inglese, contro il quale la propaganda fascista si scaglierà a più riprese. Altrove, sempre sulla Gazzetta di Parma, la massiccia presenza di truppe coloniali nell'esercito britannico, sarà così descritto:  "I mercenari, tutti questi soldati di colore, stanno a testimoniare la degradazione politica e spirituale dell'Inghilterra che ha chiamato a raccolta i negri per combattere i bianchi."

In questo caso il giornalista insiste sulla fedeltà che il soldato di colore ripone nei confronti dell'Italia, il cui contribuito militare - è questa viene indicata come differenza con gli anglo-francesi - è limitato al fronte africano: "Le nostre truppe combattono sì per l'Italia, ma in terra loro in un paese ed in un ambiente che conoscono ed amano e alle cui insidie, al cui clima sono abituati e attrezzati. Così, oltre tutto, essi vengono educati a difendere la propria terra e ad apprendere di conseguenza il vero e duro amore della patria".

Dopo di ciò, il giornalista passa a raccontare le caratteristiche peculiari del soldato nero, attingendo ai cliché del razzismo coloniale e al mito del "buon selvaggio".