In questo resoconto, Roberto Ganazzoli - militare, nato a San Pancrazio parmense nel 1915 - ricostruisce brevemente la sua partecipazione alla guerra. Al momento dell'Armistizio si trovava a Cefalonia, dove insieme a migliaia di militari italiani resistette ai tedeschi. Catturato, riuscì a fuggire e unirsi alla Resistenza jugoslava.
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Descrivo sommariamente la mia vita militare, continuata, nel periodo 15/5/1940 al 10/8/1945:
Il 15 maggio 1940 fui richiamato presso al 17° Reggimento Fanteria, Divisione Acqui, partecipai alla guerra al fronte occidentale. Il 19 dicembre dello stesso anno, sempre con il medesimo Reggimento, fui trasferito in Albania e perciò partecipai al fronte Greco Albanese. All'8 settembre 1943 ero nell'Isola di Cefalonia e combattemo contro il nazifascismo dall'8 al 22/9/43, data nella quale fui fatto prigioniero dai tedeschi e trasportato in Jugoslavia.
Nel periodo della prigionia eravamo sottoposti a lavori pesantissimi nelle ferrovie. Il vitto era molto scarso, scarso a tal punto che più di una volta chiesi l'elemosina. Il trattamento pessimo. Subii un forte bombardamento che ancora tutt'oggi ne risento.
Non potendo sopportare questa vita barbara e per venidicarmi delle angherie subite, evasi dal campo di concentramento di Vincovic e mi recai a far parte con i partigiani jugoslavi (Truppe di Tito).
Dopo gli interrogatori necessari fui incorporato nella 12 Divisione - 4 Brigata - 3 Battaglione - 1 Compagnia e rimasi fino alla fine della guerra. In questo periodo, cioè dal 9/10/1944 al 2/7/1945, ebbi la gioia di combattere e vincere il mio più grande nemico, il nazi-fascismo.
Inoltre per dimostrare le mie idee contrare all'ex regime, faccio anche presente di essere stato espulso nell'anno 1936, dalle formazioni giovanili dell'ex partito fascista - per non avere sentimenti fascisti.
Il mio nome è stato esposto al pubblico nell'atrio della ex casa del fascio.
Ora trovandomi disoccupato e dopo tanti anni di dura vita, come Ella potrà constatare esaminando a fondo questo mi esposto, non sentendomi in grado di fare dei lavori pesanti, chiedo per cortesia e se è possibile, l'assegnazione di qualche impiego.