L’8° è uno dei più celebri reggimenti degli alpini. Nato nel 1909, partecipa alla guerra di Libia e alla Grande Guerra (Carnia, Trentino, Monte Grappa).
Durante la Seconda guerra mondiale viene inquadrato nella 3a divisione alpina “Julia”. Viene quindi impiegato in Grecia, dove prende parte alle operazioni militari subendo gravi perdite (significativa la conquista del Monte Golico, dove cade il tenente Benvenuto Ratto, comandante della 70a compagnia del battaglione “Gemona”).
Dopo le operazioni in Grecia il reggimento torna in Italia (Udine). Il viaggio di ritorno in patria è drammatico. Molti soldati del battaglione “Gemona” vengono imbarcati sulla nave “Galilea” che viene silurata da sommergibili nemici. In quell’affondamento quasi 900 alpini trovano la morte.
Ma l’affondamento del “Galilea” non segna la fine dell’8° reggimento. Nel 1942-1943, facendo parte dell’8a Armata del generale Italo Gariboldi, viene impiegato sul fronte russo, dove rimarrà fino alla tragica ritirata attraverso le ghiacciate steppe ucraine (il reggimento perderà più di 2.500 uomini durante la campagna russa).
Rientrato in Italia ritorna nella zona del Friuli, viene impiegato contri i partigiani jugoslavi. L’8 settembre '43 coglie impreparato il reggimento, che viene dichiarato sciolto.