Battaglia di Bardia

BATTAGLIA DI BARDIA

(2-5 gennaio 1941)

Era da mesi che l’Italia era in difficoltà sul fronte africano. Già da prima del giugno 1940 i comandi italiani erano consapevoli che le forze italiane in Nord Africa non erano in grado di poter contrastare a lungo le forze inglesi, superiori per qualità dell’equipaggiamento e di carri.

Dopo mesi di scontri e di grandi perdite di uomini e materiali, gli italiani avevano dovuto ritirarsi dai confini con l’Egitto e ripiegare in Cirenaica, all’interno della colonia della Libia.

Nel gennaio 1941 le truppe britanniche, e in particolare quelle australiane (intervenute in guerra di fianco alla Gran Bretagna) premevano verso ovest le unità nemiche.

In particolare, tra il 2 e il 5 gennaio 1941 la 6a divisione australiana, sostenuta dalla 7a divisione corazzata britannica (i cosiddetti Desert Rats), assalta la fortezza di Bardia, tenuta dagli italiani. Seguirono diversi giorni di duri combattimenti, ma alla fine le truppe del Commonwealth presero possesso della fortezza. Fu una dura sconfitta per gli italiani. Il nemico aveva in mano non solo una fortezza, ma anche molto materiale bellico italiano, nonché più di 30.000 prigionieri.

I britannici, con la conquista di Bardia, prendono il controllo della Cirenaica. Ma non sarebbe stato un successo decisivo: nella primavera del 1941, con l’arrivo di rinforzi italiani e con l’intervento del Deutsches Afrika Korps (DAK) comandato da Rommel, le truppe dell’Asse avrebbero riconquistato la fortezza e mosso verso est, in direzione di Tobruk.