BATTAGLIA DI GONDAR
(maggio 1941 – 28 novembre 1941)
Gondar è una città dell’Etiopia settentrionale, a circa 450 km a nord-ovest da Addis Abeba. A Gondar gli italiani, in seguito alla guerra del 1935-1936, hanno organizzato il capoluogo amministrativo dell’Asmara.
Sebbene le truppe italiane in Etiopia depongano le armi nel maggio 1941, ciò non avviene in questa località, dove alcune unità del Regio Esercito continuano a resistere ai britannici fino al novembre dello stesso anno.
Quello di Gondar è un vero e proprio ampio sistema difensivo, organizzato su capisaldi più o meno distanti fra loro e che sono in grado di controllare i principali sistemi viari della zona. Insomma, un problema di non poco conto per i britannici che, ormai, hanno conquistato la totalità dell’Africa Orientale Italiana.
Le posizioni difficili da attaccare e la complice stagione delle piogge, rendono la resistenza italiana efficace, anche se destinata a soccombere. I bombardamenti aerei sempre più intensi mano a mano che il tempo volge al bello, i piccoli ed efficaci attacchi nemici mirati ai caposaldi attorno a Gondar e la scarsità di cibo crearono condizioni pressocché insostenibili per gli italiani.
Nonostante ciò, l’ultimo atto della resistenza italiana in Etiopia, e cioè i combattimenti per Gondar, durano per quattro giorni. Le truppe italiane dimostrano, agli occhi dei britannici, molto coraggio e determinazione. Qualità molto apprezzate in ambito militare: quando gli italiani si arrendono i britannici concedono l’onore delle armi.