Catturato dai tedeschi, in attesa della deportazione
Corrispondenza
Augusto Zini
Fronte italiano
Mantova, Italia
25 settembre 1943
Lettera inviata dal militare Augusto Zini, nato a Parma il 18 gennaio 1921, inquadrato nel 33° Reggimento Carristi. Catturato dai tedeschi l'8 settembre 1943, invia da Mantova questa lettera alla propria famiglia.
Mantova, 25-9-943
Carissimi
Ancora son qui e nulla si sa se partiamo in qualche altra parte o no. Spero di no perché qui ancora siamo abbastanza vicini e poi coi parenti di Groppi e quelli di un altro mio amico e cioè il fratello di quello che ha l'edicola in stazione qui e lì a Parma, non ci manca nulla, perciò anche la prigionia non è molto dura. Veramente però non ci trattano male e non credo di esser trattato da prigioniero, quello che più è brutto non poter avere nessuna vostra famiglia e nulla in riguardo della situazione attuale.
Qui chiacchiere buone e cattive se ne sentono tante ma nulla si può credere. Ieri si sparse la voce che tanti siano già in libertà però qui nessuno. Godo sempre buona salute e così mi auguro di voi tutti come mi auguro che sappiate sopportare anche questa senza lasciarvi sopraffare dalla tristezza.
Noi attendiamo nuovi eventi e con ansia la libertà ma mai arriva, speriamo si decidano il più presto possibile perché per quanto non si soffra di nulla i giorni sono interminabili. Borghesi ne arrivano da tutte le città perciò prevede e sto sempre alla porta perché son certo che da un momento all'altro sarà qui anche papà. Tralasciando ripeto ancor di farci voraggio e per tutti voi con nella e Paolo invio tanti abbraccie a bracioni cari.